..."senza confine" tra Romagna e Marche...







La Diversabilità ispira i giovani di 5 Comuni
tra le province di Rimini Pesaro Urbino

Giovani "liberi di sognare" tra Cattolica, Gabicce Mare, Gradara, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano, con il supporto della BCC Gradara

 

Il Concorso Multidisciplinare organizzato dal Circolo Tennis Cerri assieme all’Associazione Sportiva Puravida, con il supporto della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, che ancora una volta conferma di essere “banca del territorio”, trova la “propria giornata” il 23 novembre 2012 dedicandola, come il concorso, a un tema molto importante: la “diversabilità“.

Il Concorso ha coinvolto i bambini delle classi quarte e quinte delle scuole primarie nei Comuni di Cattolica, Gabicce Mare, Gradara, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano, con un montepremi finale di 1.600 Euro destinato a materiale didattico. Sensibilizzati dagli insegnati al tema della diversabilità, 740 bambini che frequentano 17 quarte e 19 quinte nei comuni sopra citati, si sono espressi con entusiasmo sul tema “liberi di sognare“, attraverso la realizzazione di temi, poesie, disegni e su quanto più incline alla loro sensibilità e creatività. Nella giuria non poteva mancare Emanuele “Meme” Pagnini, atleta paralitico a Torino nel 2006 nello sci alpino, vicecampione del mondo in carica di sci nautico salto e che, assieme ad altri dieci atleti paralimpici di diverse discipline era stato coinvolto nella realizzazione del bellissimo libro fotografico “Liberi di sognare”.

Dato che i posti erano tutti esauriti, parte del pubblico ha seguito anche in piedi la serata: un vero successo, che ha visto l’esibizione di Simona Atzori, ballerina diversamente abile e autrice del libro “Cosa ti manca per essere felice”, la partecipazione dei Sindaci dei Comuni, del Presidente della BCC Gradara Arch. Fausto Caldari, del Vice Presidente del Circolo Tennis Cerri Ing. Terenzio Bernardi, dell’Avv. Luca Ercolessi (che ha condotto l’evento) e altri graditi ospiti.

Il progresso culturale (e soprattutto umano) ha generato anche progresso civile e sociale,rendendo possibile che una persona, dapprima definita “portatrice di handicap”, poi definita “disabile”, oggi venga valorizzata come “diversamente abile”, spostando lo sguardo collettivo dagli aspetti negativi che evidenziano le difficoltà a quelli positivi che valorizzano le qualità e le diverse abilità.

Non per nulla questo approccio è stato anni fa originariamente favorito dal Consiglio dell’Unione Europea con la decisione del 3 dicembre 2001 che ha proclamato il 2003 “anno europeo delle persone con disabilita’”, iniziando il percorso verso la valorizzazione della diversa abilità, che, appunto, favorisce nelle persone diversamente abili lo sviluppo di passioni e vere e di e proprie abilità. Ciò apre la mente alla collettività ed motivo di orgoglio nell’ammirare il valore della diversa abilità.

Così, attraverso un diverso approccio, possiamo sentirci “sportivi migliori”, “tifosi migliori”, ma soprattutto “persone migliori”, cosa che in tempi complessi come quelli odierni, oltre a un piacevole senso di coesione fornisceanche la speranza per un futuro migliore.

Diego Olivieri