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Mostra Nazionale
del Tartufo Bianco pregiato

Un viaggio nel gusto e nel tempo

51a Mostra del Tartufo Sant'Angelo in Vado - banner

Sant’Angelo in Vado celebra ogni anno il Tartufo Bianco, simbolo e vanto di queste terre. Da ottobre a novembre ,  si svolge la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche, giunta alla 51a edizione. A Sant’Angelo è possibile compiere un vero e proprio “viaggio nel tempo” partendo dalla splendida Domus del Mito del I° secolo d.C. fino a giungere agli splendidi palazzi ottocenteschi realizzati in stile neorinascimentale. Ogni via del centro storico è in grado di raccontare storie ancora ben visibili impresse nelle pietre dei palazzi e delle chiese. Nel cuore storico di Sant’Angelo in Vado, per l’occasione, ci sono numerosi ristorantini tipici ospitati all’interno di splendide cantine monumentali e stuzzicherie, si potrà conoscer sua maestà il Tartufo Bianco e tutti i prodotti della tradizione gastronomica dell’Alta Valle del Metauro. Oltre alla gastronomia si è potuto apprezzare l’artigianato artistico direttamente in loco e di visitare le mostre allestite.

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Già l’edizione precedente ha reso il visitatore protagonista di un viaggio leggenda e che è la vera storia del tartufo: quel prezioso fungo ipogeo che ha saputo ispirare grandi artisti e che tutt’ora stimola i più grandi chef del mondo intenti nella valorizzazione di questo pregiato prodotto del nostro sottoterra.

Sant’Angelo in Vado è una delle cittadine più ricche di storia, arte e cultura della Provincia di Pesaro e Urbino. Il  suo nucleo abitativo più antico che è ancora facilmente leggibile in un centro storico ben conservato che si sviluppa tra mura secolari e “fossi” d’acqua del tranquillo e generoso Metauro.

Sant’Angelo in Vado era l’antica Tifernum Mataurense, ed accade a volte che la terra riveli tesori inaspettati e qui la terra ne nasconde almeno due il Tuber Magnatum Pico, ossia quella prelibatezza culinaria che prende il nome di Tartufo Bianco Pregiato, e le vestigia del passato con la Domus del Mito del I sec. d.C.

Plinio il Vecchio che lo considerava dono del cielo scriveva: “massimo miracolo della natura è la nascita e la vita di questo tubero che cresce isolato e circondato di sola terra”; Cicerone lo definisce “figlio della terra” e Giovenale lo eleva a “figlio del fulmine”.

Il Tartufo diventa il passpartout che permette di immergersi nell’antico territorio della Massa Trabaria che è una delle terre che ha reso possibile il divenire della storia e della cultura soprattutto per tutta l’Alta Valle del Metauro.

Plinio il Vecchio, che considerava il tartufo un dono del cielo, scrive: “massimo miracolo della natura è la nascita e la vita di questo tubero che cresce isolato e circondato di sola terra”; Cicerone lo definisce “figlio della terra” e Giovenale lo eleva a “figlio del fulmine”.

Per informazioni e prenotazione visite guidate:

Segreteria Mostra del Tartufo tel. 0722 819924 – fax 0722 819925
Comune Sant’Angelo in Vado tel.0722 819901